Materie prime
Il piano europeo per l’energia
La Commissione ha presentato un primo intervento strutturato per fronteggiare il caro energia e la spinta inflazionistica legata alla crisi ucraina.
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Intermedio
25 febbraio 2022
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I paesi europei hanno dovuto fronteggiare di recente un brusco aumento dei prezzi del gas naturale e di altre materie prime energetiche. Questa nota riassume le misure adottate dai governi per limitare l’impatto di questi rincari sui prezzi pagati da imprese e famiglie. I sussidi maggiori (rispetto al Pil) sono forniti dalla Francia e dall’Italia mentre la Germania si trova su livelli più bassi. In posizione intermedia ci sono Regno Unito, Spagna e Paesi Bassi. Tuttavia, gli interventi adottati sono in continuo aggiornamento e le somme allocate potranno variare rispetto a quanto sotto riportato.
La nota è stata ripresa da Repubblica in questo articolo del 26 febbraio 2022.
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I paesi europei hanno considerato e intrapreso diverse iniziative per contenere l’impatto energetico su famiglie e imprese (Tav. 1). Le principali misure riguardano i trasferimenti a gruppi vulnerabili (implementati da più di tre paesi su quattro) e la riduzione delle tasse sull’energia, scelta da più di un governo su due.
I principali paesi europei hanno destinato somme diverse per contenere il rincaro energetico nell’ultimo trimestre 2021 e nel 2022.[1] Confrontando le somme già previste, il sussidio maggiore rispetto al Pil annuale è stato stanziato da Francia e Italia (0,8 per cento del Pil). Spagna, Paesi Bassi e Regno Unito si sono fermati allo 0,4 per cento del Pil, mentre la Germania si trova a livelli leggermente più bassi (0,3 per cento del Pil).
Nell’interpretare queste cifre occorre però sottolineare che esse si riferiscono a periodi diversi: per esempio, le cifre citate per la Francia sono distribuite nell’intero 2022, mentre quelle dell’Italia sono concentrate nel primo semestre dell’anno (Tav. 2). Se ci focalizziamo soltanto su quest’ultimo, l’Italia ha stanziato 11,2 miliardi, valore superiore rispetto ai sussidi francesi, nonostante il nostro Pil sia ben più basso di quello francese.
In seguito sono analizzati in dettaglio tali interventi.
L’Italia ha stanziato 14,8 miliardi di euro a partire dall’ottobre 2021 per far fronte all’incremento di prezzo dell’energia elettrica. Nello specifico:
Per finanziare, in parte, queste maggiori spese, è stato introdotto un “meccanismo di compensazione a due vie” sul prezzo dell’energia prodotta da impianti e fonti rinnovabili con durata dal 1 febbraio al 31 dicembre 2022.[6]
La Spagna ha stanziato contro il rincaro energetico 5,3 miliardi di euro tra settembre 2021 ed aprile 2022.[7] Più precisamente:
Per finanziare parzialmente queste misure nel settembre 2021 sono state aumentate le tasse sui profitti dei produttori di energia idroelettrica e rinnovabile con un gettito previsto di 2,6 miliardi entro marzo 2022.[8]
La Francia ha stanziato quasi 20 miliardi tra il quarto trimestre del 2021 e il 2022.[9] Più precisamente:
La Germania ha stanziato 8,7 miliardi per il 2022.[10] Più precisamente:
I Paesi Bassi hanno stanziato 3,2 miliardi per il 2022.[12] Nel dettaglio:
Il Regno Unito ha stanziato circa 9,2 miliardi di sterline (circa 11 miliardi di euro). Nel dettaglio:
[1] Gli interventi precedenti l’ottobre 2021 non sono considerati nella nota perché più contenuti di quelli successivi. Per esempio. per l’Italia nel terzo trimestre la spesa per sussidi ammontava a 1,2 miliardi.
[2] Vedi: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2021/09/27/21G00141/sg, 27 settembre 2021.
[3] Vedi: https://www.mef.gov.it/focus/Legge-di-Bilancio-2022/, 28 gennaio 2022.
[4] Vedi: DIR-V5-DL SOSTEGNI TER clean -21.1.2022 (1).pdf (idealista.it), Titolo III, 21 gennaio 2022.
[5] Vedi: https://www.ticonsiglio.com/wp-content/uploads/2022/02/bozza-decreto-bollette-2022.pdf, 18 febbraio 2022.
[6] E’ previsto che il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) calcoli la differenza tra i prezzi attuali e i prezzi medi dell’energia prodotta fino al 2020 dagli impianti solari, idroelettrici, geotermici ed eolici: in caso di saldo positivo, i produttori dovranno pagare tale cifra al GSE (in caso contrario provvederanno ad incassare). Vedi DIR-V5-DL SOSTEGNI TER clean -21.1.2022 (1).pdf (idealista.it), Titolo III, 21 gennaio 2022.
[7] Vedi: Real Decreto-ley 23/2021, 27 ottobre 2021, articoli II e III.
[8] Vedi: https://cincodias.elpais.com/cincodias/2021/12/21/companias/1640077648_018186.html, 21 dicembre 2021.
[9] Vedi: La Francia ferma gli aumenti delle bollette: massimo +4%, 14 gennaio 2022. I mancati guadagni sostenuti da EDF ricadranno principalmente sul bilancio dello Stato francese, azionista di maggioranza dell’azienda energetica; Le Gouvernement met en oeuvre le blocage à 4% de la hausse des tarifs réglementés de vente d'électricité et évite une hausse de 35,4% au 1er février 2022, 31 gennaio 2022; https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2022/02/18/per-edf-aumento-da-25-miliardi-da-stato-francese-21-mld_a5fd08dd-9d29-4146-bc7e-720880554478.html, 18 Febbraio 2022.
[10] Vedi: “EEG-Umlage 2022: Fakten & Hintergründe”; https://www.spiegel.de/wirtschaft/service/energiekrise-auf-diese-entlastungen-duerfen-sie-sich-jetzt-freuen-a-d66508cc-7117-4d12-966a-036ecf05a9af, 23 febbraio 2022. Inoltre, è stato destinato inoltre quasi un miliardo per i bambini in famiglie con redditi bassi. Questa voce non è inclusa nella tavola perché non rappresenta un sussidio al consumo di prodotti energetici.
[11] Viene applicata una detrazione dell’imposta sul salario di 38 centesimi ogni chilometro di distanza casa-lavoro, moltiplicato per i giorni di lavoro.
[12] Vedi: https://www.theguardian.com/business/2022/jan/31/as-uk-households-feel-pressure-how-are-other-european-countries-tackling-energy-crisis, 31 gennaio 2022.
[13] La misura verrà attuata tramite uno sconto di 200 sterline sulle bollette dell’elettricità a partire da ottobre (da ripagare in cinque anni a partire dal 2023) e uno sconto di 150 sterline sulle tasse comunali che riguarderà l’80 percento delle famiglie inglesi. Il governo ha stanziato anche 144 milioni di sterline per aiutare le persone a basso reddito che hanno bisogno di un supporto economico aggiuntivo.